Il tempo in Svizzera dallo scorso 12 febbraio è soleggiato e mite. Una situazione che perdurerà almeno fino alla fine del mese (e forse anche fino ai primi giorni di marzo): una sequenza rara ma non inedita e che, spiega lunedì MeteoSvizzera, si è verificata nel febbraio del 2008 e in quello del 1998.
In alcune stazioni sono tuttavia state registrate temperature da primato. Il clima soleggiato e mite è dovuto a una cosiddetta situazione metereologica Omega: con la pressione alta nell’Europa centrale e bassa a ovest e est. Una condizione molto stabile e nota per poter rimanere a lungo immutata.
Non è però inusuale che durante l'inverno il tempo sia dominato da prolungate situazioni di alta pressione. E lo stesso si può dire anche delle temperature, se guardate nell'ambito stagionale, sebbene negli ultimi giorni i valori medi giornalieri in alcune stazioni di montagna siano stati di 9-12 gradi superiori alla media pluriennale.
Speciale è invece al momento il fatto che sull'altopiano non vi sia nebbia o nebbia alta. Questo è dovuto alla massa d'aria molto secca: si forma nebbia solo nelle prime ore del mattino ai piedi del Giura.
“Difficile parlare di effetti del surriscaldamento climatico”
Sole e temperature primaverili, dunque, ma è difficile mettere questa situazione in relazione con il cambiamento climatico. “Può essere un sintomo del cambiamento climatico ma non una prova”, spiega ai colleghi della RTS Lionel Fontannaz, meteorologo di MeteoSvizzera: “Bisogna studiare il lungo periodo e verificare la frequenza con la quale si ripete questo genere di situazioni”.
Notiziario 16.00 del 18.02.2019 Il bollettino meteo
RSI Info 18.02.2019, 17:49
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