Le Camere federali tornano a riunirsi dal pomeriggio di oggi, lunedì, per la prima sessione dell’anno. Non pochi i dossier di rilievo al centro dei lavori, in programma fino al prossimo 17 marzo.
In primo piano la riforma della previdenza vecchiaia, che è al centro di divergenze di peso fra i due rami del Parlamento. Quelle principali concernono le modalità per compensare la diminuzione delle rendite indotte dall'abbassamento del tasso di conversione, come pure la soluzione di un innalzamento automatico dell'età pensionabile nel caso di una copertura insufficiente per il fondo AVS. Si profila così un braccio di ferro fra Nazionale e Stati, con la possibilità, molto concreta, che il dossier finisca in commissione di conciliazione.
La riforma della previdenza vecchiaia sarà terreno di deciso confronto fra i due rami del Parlamento
Il Nazionale prenderà in esame la riforma da domani, mentre il Consiglio degli Stati - giovedì prossimo - non si riunirà, al fine di lasciare tempo sufficiente alla propria commissione preparatoria per cercare di appianare le divergenze sul dossier.
Si profila un braccio di ferro, fra Nazionale e Stati, anche sul tema delle economie della Confederazione
Posizioni molto diverse, fra i due rami del Parlamento, riguardano anche le
misure di risparmio della Confederazione, tema che i consiglieri nazionali torneranno a prendere in esame già oggi. Il Nazionale, in materia di personale federale, chiede economie annue nella misura di 100 milioni di franchi in più rispetto all’ammontare prospettato dagli Stati e dal Consiglio federale. Un’altra divergenza di fondo concerne quindi l’assicurazione malattia: gli Stati sono infatti contrari al taglio, sostenuto dal Nazionale, dei contributi federali che sono destinati ai cantoni per i sussidi di cassa malati.
Fra i temi in evidenza di questa sessione primaverile, figura anche il dibattito sull'
iniziativa popolare "No Billag". Sul testo, volto all'abolizione del canone radiotelevisivo, la Camera dei cantoni sarà chiamata a pronunciarsi durante la seconda settimana dei lavori parlamentari. La commissione competente degli Stati si è intanto espressa all'unanimità contro l'iniziativa, affermando che una soppressione del canone rimetterebbe in discussione il servizio pubblico, senza determinare assolutamente una diminuzione degli oneri finanziari per l'utenza. Secondo lo stesso organismo parlamentare, è inoltre indispensabile tener conto delle varie regioni linguistiche, assicurando le attività di radio e televisioni locali.
Al Nazionale, si discuterà su un possibile blocco dei siti esteri di gioco d'azzardo online
La nuova
legge sui giochi in denaro sarà invece uno dei dossier di cui si occuperà, durante la sessione, la Camera del popolo. Al vaglio del Nazionale sarà sottoposta l'ipotesi di un blocco per i portali stranieri di gioco d'azzardo online non autorizzati in Svizzera. Tale misura, sostenuta dagli Stati e dall'Esecutivo, è stata tuttavia respinta, con un solo voto di scarto, in sede commissionale.
ARi