L’attesa è quasi terminata: domenica alle 12.00 si apriranno le urne e si scoprirà finalmente chi saranno i rappresentanti dei cittadini svizzeri alle Camere federali per i prossimi quattro anni.
A poche ore dalla fine delle elezioni federali 2015 la maggior parte dei partecipanti all’ultimo sondaggio della RSI si è già espresso: il 62,5% ha infatti approfittato del voto per corrispondenza, mentre il 31,9% si recherà direttamente al seggio.
Una campagna elettorale ininfluente
Una tendenza, quella di non attendere l’ultimo minuto per decidere chi scegliere, che sembra trovare conferma anche sul giudizio dato alla campagna elettorale, "piuttosto ininfluente" da parte del 52,9%, secondo il quale molti elettori avevano deciso già molto prima a chi dare il proprio sostegno. Altri, il 31,4%, pensano che lo sforzo profuso dai candidati abbia comunque avuto il suo peso ma non tale da essere determinante.
Verso il voto - I risultati
Sostanzialmente positivo è invece il giudizio sui diversi sondaggi pubblicati durante gli ultimi mesi. Il 52,1% ritiene che siano indicativi ma che non debbano essere sopravvalutati. In particolare le previsioni degli esperti danno UDC, PLR e PS in crescita, mentre si paleserebbe un calo per ecologisti e il centro. Previsioni giudicate credibili dal 37,5%, poco meno di chi invece nutre qualche dubbio sui pronostici.
In Ticino
Se ci si focalizza sul risultato del voto a sud delle Alpi, quasi tre quarti di chi ha partecipato all’indagine sostiene che i risultati cantonali rispecchieranno quelli a livello nazionale solo parzialmente. Peseranno infatti le specificità ticinesi, rappresentante ad esempio dalla Lega o dal peso di singoli candidati rispetto ai partiti.
I giochi sono quindi fatti? Le opinioni di chi pensa di sì e di chi invece crede che non sia ancora detta l’ultima parola si dividono praticamente a metà.
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