La presidente dell'organizzazione dei farmacisti di Zurigo, Valeria Dora, si dice pronta a vendere anche prodotti a base di canapa: "Per i pazienti è ancora complicato avere accesso ai preparati di cannabis e la scelta è ristretta", ha detto ai microfoni della RSI (guarda il video). "La priorità va all'aspetto medicinale, ma anche il consumo ricreativo è un dato di fatto. E non vediamo perché si continui a tollerare un mercato nero dove circola merce di cattiva qualità".
L'associazione nazionale dei farmacisti è invece più prudente: "Sì" ai medicinali a base di canapa, ma niente consumo senza prescrizione. "Non vogliamo incoraggiare il consumo, ma ridurre i rischi; in parallelo, poi, chiediamo più misure di prevenzione, soprattutto dedicate ai giovani", ribatte Dora.
Numerose città hanno chiesto un cambio di rotta: Zurigo, Berna, ma anche Ginevra e Losanna, ma i progetti pilota sono congelati in attesa della base legale. Il Consiglio federale ci sta lavorando, ma ci vorrà tempo.
Il documento dei farmacisti zurighesi, tuttavia, trova il sostegno di molti esperti, anche della fondazione svizzera contro le dipendenze: "Già 120 milioni di persone, nel mondo, possono consumare questa particolare gamma di prodotti in modo legale. Presto o tardi questo sviluppo toccherà anche la Svizzera", sostiene Frank Zobel, vicedirettore Dipendenze Svizzera.
Canapa ricreativa, non in farmacia
Il Quotidiano 12.01.2019, 20:00