Prosegue la serie di scioperi nel settore edile per protestare contro la mancanza di progressi nelle trattative per il rinnovo del contratto mantello nazionale, che scadrà a fine anno. Dopo il Ticino e la Romandia, venerdì gli operai hanno incrociato le braccia nel canton Zurigo, dove i lavori sui cantieri si sono fermati alle 6.
Circa 2'000 operai hanno partecipato alla manifestazione organizzata dai sindacati per le vie della città, che si è chiusa a metà giornata davanti alla sede della Società svizzera impresari costruttori (SSIC).
Dopo sei tornate di negoziati tra i partner sociali non si è ancora arrivati a un accordo sul contratto nazionale. I sindacati accusano la SSIC di voler smantellare le protezioni acquisite da tempo, mentre gli impresari affermano che lo sciopero viola l’obbligo del rispetto della pace del lavoro, dato che lo sciopero è stato indetto prima della chiusura delle trattative.
Edilizia in sciopero in Romandia
Telegiornale 07.11.2022, 13:30