La raccolta dei dati concernenti l'evoluzione dei salari, dei redditi più bassi e della quota delle prestazioni sociali riferita ai cittadini dell'Unione Europea e dei paesi dell'Associazione europea di libero scambio residenti in Svizzera migliorerà.
Tuttavia, visto il dispendio amministrativo e gli importanti costi da esso causati, è auspicale attendere i risultati, previsti tra un anno, del rapporto che spiegherà i motivi alla base delle differenze esistenti tra i cantoni nell'esecuzione dell'intesa sulla libera circolazione.
E' il tenore della risposta data dal Consiglio federale alle raccomandazioni formulate dalla commissione della gestione del Nazionale che in novembre lo aveva rimproverato dell'inadeguato controllo degli stranieri che vengono nella Confederazione grazie agli accordi con Bruxelles. Le critiche vertevano, in particolare, sulle differenti pratiche riguardanti la revoca del permesso di soggiorno in caso di disoccupazione o percezione di aiuti sociali.
ATS/dg