Svizzera

Carlos non sarà risarcito

Il giovane delinquente detenuto in condizioni inumane, ma il cantone non dovrà versargli la compensazione richiesta

  • 25 marzo 2021, 13:03
  • 28 luglio 2023, 12:30

RG 12.30 del 25.03.21 - Anna Maria Nunzi in collegamento da Zurigo con Gabriele Bohrer

RSI Info 25.03.2021, 14:03

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Il giovane delinquente conosciuto con il nome di Carlos - anche se è ormai di dominio pubblico anche il suo vero nome Brian - ha ottenuto ragione dal tribunale distrettuale di Zurigo. Aveva denunciato condizioni di detenzione disumane nel carcere di Pfäffikon, dove nel 2017 era stato costretto per 20 giorni in una cella singola senza un materasso su cui dormire, vestito solo di un poncho perché con altri abiti aveva intasato il gabinetto, senza la possibilità di uscire per un'ora d'aria o di fare la doccia, senza spazzolino da denti per dieci giorni nel timore che se ne servisse come arma e mangiando solo panini imbottiti, perché anche le posate avrebbero potuto costituire un pericolo.

I rappresentanti del cantone avevano argomentato che non c'era altro modo per limitare la sua furia distruttrice, ma la corte non ha sposato questa tesi. Per motivi formali ha tuttavia negato il risarcimento e la compensazione per danni morali che il giovane aveva preteso, per complessivi 56'000 franchi.

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