"Carlos", il giovane delinquente la cui storia ha fatto versare fiumi di inchiostro negli ultimi anni in particolare nella Svizzera tedesca, non sarà per ora liberato, come annunciato la scorsa settimana dalla giustizia zurighese. Il 27enne, ora noto anche con il suo vero nome di Brian, è stato posto in detenzione preventiva per una vicenda di 33 atti di violenza commessi dietro le sbarre fra il 2017 e il 2022, in particolare contro funzionari.
Il tribunale cantonale dei provvedimenti coercitivi ha infatti accolto la richiesta della procura, che si era opposta al rilascio. Per i giudici, il rischio di recidiva è da considerare elevato.
"Carlos", che ha iniziato a commettere reati già nel corso dell'adolescenza, era salito alla ribalta delle cronache con la diffusione nel 2013 di un reportage televisivo in cui si raccontava come la sua presa a carico da parte della giustizia minorile, pagata dal contribuente 29'000 franchi al mese. Una cifra a prima vista esorbitante e che aveva fatto scalpore, anche se paragonabile ai costi in una struttura chiusa.
RG 18.30 del 16.06.2021 La corrispondenza di Anna Maria Nunzi
RSI Info 16.06.2021, 19:25
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