Più di due polli su tre, tra quelli venduti in Svizzera, contengono batteri multiresistenti agli antibiotici. La situazione è migliore per quelli provenienti da allevamenti locali, toccati nella misura del 66%, mentre per quelli importati la percentuale sale a 86 punti.
L'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria fa notare, nel rapporto annuale sul tema pubblicato martedì, che non si tratta di organismi patogeni, ma invita comunque ad adottare minime precauzioni igieniche.
Arnesi da cucina puliti, carne cruda separata da quella (ben) cotta e temperature di conservazione adeguate stanno in cima alla lista per evitare che questi microbi, per quanto di norma inoffensivi, vengano trasmessi all'uomo.
ATS/dg