St. Moritz rimane la destinazione turistica di gran lunga più costosa dell'arco alpino: nel 2021 un'abitazione secondaria di fascia superiore costava circa 19'500 franchi al metro quadro, quasi l’11% in più rispetto all'anno precedente, rivela uno studio periodico pubblicato martedì da UBS. Seguono: Gstaad (17'000), la regione della Jungfrau (quasi 16'000). Zermatt e Davos/Klosters sono ai piedi del podio con circa 15'000.
Un mercato in fermento
I servizi 29.05.2022, 22:15
Nel 2021 nessuna regione delle Alpi ha registrato un calo dei prezzi delle case di vacanza: è la prima volta dall'inizio dei rilevamenti della banca, 15 anni fa. Rispetto al 2020, osservando tutte le destinazioni elvetiche i prezzi sono lievitati del 10%, il rincaro più marcato dal 2008. Non sono state prese in considerazione località ticinesi.
Secondo gli esperti di UBS le restrizioni di viaggio durante la pandemia e il telelavoro hanno scatenato una corsa alle abitazioni secondarie. L'aspirazione ad avere una casa in montagna è stata alimentata anche dal buon andamento economico nel 2021, visto che, parallelamente, sono progrediti anche il patrimonio e il reddito delle economie domestiche. Il disaccoppiamento tra luogo di residenza e luogo di lavoro ha anche fatto sì che molti nuclei familiari abbiano deciso di stabilire il domicilio principale in montagna. Di conseguenza per la prima volta da oltre 15 anni l'incremento demografico nei cantoni di montagna è stato superiore alla media di tutti gli altri cantoni.
Il mercato inoltre è inaridito: in virtù della legge nelle regioni turistiche praticamente non è consentito costruire nuove abitazioni secondarie e molti proprietari hanno rinviato o persino rinunciato a una vendita già in programma, perché grazie al telelavoro hanno potuto sfruttare molto più spesso il proprio immobile.
L'offerta di immobili disponibili è diminuita ulteriormente. Attualmente nelle regioni dei Grigioni, di Berna e della Svizzera centrale viene messo in vendita meno del 1,5% del patrimonio immobiliare. Nel Vallese e a Vaud le quote di offerta sono molto più elevate, con in media il 6%, ma ancora nettamente al di sotto dei valori dell'anno precedente.
Secondo gli specialisti di UBS alla luce dei prezzi al momento elevati, la domanda di case per le vacanze dovrebbe diminuire.