Svizzera

Case protette per donne, i posti scarseggiano

Nelle strutture bernesi, per esempio, i letti sono sempre occupati e i cantoni vicini non possono più offrire aiuto. Da anni si chiedono mezzi

  • 30 dicembre 2022, 16:39
  • 20 novembre, 12:15
01:45

RG 12.30 del 30.12.2022 La corrispondenza di Anna Maria Nunzi

RSI Info 30.12.2022, 15:40

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Di: RG/pon 

Le case per le donne in Svizzera sono strapiene. Nelle tre strutture bernesi, per esempio, a Berna, Bienne e Thun, da mesi i posti letto sono costantemente occupati. L’organizzazione mantello delle case protette della Svizzera e del Liechtenstein parla di situazione preoccupante e da anni chiede più mezzi per far fronte alla domanda ampliando l'offerta. Finora, però, non si è mosso molto. Zurigo la scorsa settimana ha stanziato 300'000 franchi per la ricerca di nuovi alloggi.

Sempre più spesso infatti i responsabili delle strutture sono costretti a piazzare le donne vittime di violenza domestica e i loro figli in albergo, spiega Verena Siegenthaler, dell'organizzazione di aiuto alle vittime di Thun. Una disponibilità insufficiente era già capitata in passato, ma si poteva fare capo a case in altri cantoni svizzeri. Ora, invece, anche questi non hanno più margini di manovra.

Quella alberghiera - adottata spesso non per pochi giorni ma per settimane - è però una soluzione problematica dal punto di vista della sicurezza. Inoltre, le vittime di violenza sono in una situazione precaria e avrebbero bisogno di essere costantemente seguite, non lasciate sole.

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