Svizzera

Casse malati chiedono rimborsi

Santésuisse ha denunciato la doppia fatturazione del materiale di cura da parte di alcuni istituti - inoltrate richieste per 50 milioni di franchi

  • 22 agosto 2018, 23:36
  • 23 novembre, 00:33
01:29

RG delle 18.30 del 22.08.18; il servizio di Maria Jannuzzi

RSI Info 22.08.2018, 20:11

  • Ti-Press/Davide Agosta
Di: RG/MarGù/eb 

Santésuisse ha denunciato la doppia fatturazione del materiale di cura da parte di alcuni istituti medicalizzati. L'organizzazione mantello delle assicurazioni malattia ha intentato una causa contro 13 case di cura del canton Zugo per ottenere un rimborso. Iniziative analoghe sono state avviate anche in altri cantoni.

Lo scorso autunno, il Tribunale amministrativo federale ha stabilito con una sentenza che alcuni materiali di cura (cerotti, bende, analgesici) non vanno conteggiati a parte, dal momento che sono già inglobati nel sistema di finanziamento delle cure. Non avendo trovato una soluzione consensuale con cantoni e case di cura, Santésuisse ha deciso di rivolgersi ai tribunali per chiedere la restituzione degli importi versati in eccesso a partire dal 1° gennaio 2015.

"Se una parte di queste spese non è coperta, sta ai cantoni colmare la differenza e non, come fatto finora, riversarle sugli assicurati, che per anni hanno finanziato il materiale nonostante non fossero tenuti a farlo per legge", ha spiegato Christophe Kaempf, portavoce di Santésuisse.

L’importo dovuto solo dal canton Zugo ammonta a circa un milione di franchi. Le casse malati hanno inoltrato una richiesta di rimborso a oltre 800 case di cura in tutta la Svizzera. Complessivamente si parla di un importo di 50 milioni di franchi.

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