Svizzera

Casse malati, il modello giurassiano

La peculiarità è di riunire tre partner di natura diversa: le assicurazioni, una rete di cliniche e il Canton Berna. L’obiettivo è proporre cure mediche accessibili e di qualità

  • 27 settembre 2023, 20:03
  • 27 settembre 2023, 20:15
03:35

Casse malati: l'esempio dell'arco giurassiano

SEIDISERA 27.09.2023, 18:23

  • Keystone
Di: SEIDISERA/Red. MM 

La sua peculiarità è di riunire tre partner di natura molto diversa: una cassa malati (la Visana), una rete di cliniche (la Swiss Medical Network) e il Canton Berna. Ognuno di questi tre partner possiede un terzo della rete dell’arco (l’arco giurassiano, s’intende). Ecco cosa diceva pochi giorni fa alla radio romanda, Raymond Loretan, presidente esecutivo del gruppo, che tra l’altro è proprietario nella Svizzera italiana delle Cliniche Sant’Anna e Ars Medica. “Riuniamo, sotto lo stetto tetto, gli avversari di ieri per rompere un circolo vizioso. Le assicurazioni (che vogliono pagare il meno possibile), gli ospedali e i medici (che vogliono compiere il maggior numero di prestazioni). Ora coabitano, ed è nuovo”.

L’obiettivo dichiarato è di proporre cure mediche accessibili e di alta qualità, puntando sulla prevenzione e l’eliminazione dei cattivi incentivi. Chi sottoscrive l’assicurazione nel Giura bernese usufruirà dei servizi all’interno della rete che, grazie a un miglior coordinamento, eviterà doppioni e potrà seguire con maggiore assiduità i malati, ad esempio con servizi a domicilio. Già da gennaio questa assicurazione sarà meno cara del 16-18% rispetto al resto del pacchetto Visana, ci dice Gundekar Giebel dell’ufficio della sanità del Canton Berna.

Ma perché il Cantone ha scelto di mettersi con due enti privati? Che cosa ne ricava? “Era molto importante riprendere in mano il nostro sistema sanitario. Con il sistema dell’arco che integra tutte le cure si riesce a riprendere il controllo, ci garantisce le cure mediche nelle regioni periferiche, stabilizzando il sistema”.

Tutto positivo quindi? Baptiste Hurni, presidente romando della Federazione svizzera dei pazienti. “Il modello è interessante perché toglie gli incentivi al consumo. Però contiene un conflitto di interessi, infatti l’assicurazione fa parte della struttura che elargisce le cure, ma i suoi interessi potrebbero non coincidere con quelli dei medici e dei pazienti”.

Tanto vale, dice ancora Hurni, creare una cassa malati unica e pubblica. Inoltre rileva un altro aspetto negativo: in una regione scarsamente dotata di strutture mediche, un simile sistema toglie di fatto una parte di libertà al paziente.

Per Gundekar Giebel, invece, al paziente insoddisfatto resta sempre la possibilità di cambiare assicurazione. Intanto è già prevista l’estensione della rete ai cantoni di Giura e Neuchâtel e Swiss Medical Network sogna di allargare il modello di cure integrate anche in altre zone della Svizzera.

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