“Non può esserci un processo di pace in Ucraina senza la Russia”. Lo ha detto il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Ignazio Cassis oggi (martedì), in una conferenza stampa a Berna, in vista della Conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina che avrà luogo il 15 e il 16 giugno sul Bürgenstock, nel Canton Nidvaldo.
“La Russia deve essere coinvolta”, ha aggiunto il ministro degli esteri prima dell’incontro con il suo omologo austriaco Alexander Schallenberg. Non si è invece espresso sul capo della diplomazia russa, Sergei Lavrov, che ha recentemente classificato la Svizzera come “Paese ostile” nei confronti di Mosca.
Cassis ha poi ribadito la neutralità elvetica, precisando come questa sia di tipo militare, nel senso che la Confederazione “non invia né armi né truppe all’Ucraina”, e non sul piano dei valori.
Intanto procedono i preparativi in vista della conferenza di giugno, anche se mancano ancora alcuni dettagli da sistemare e gli inviti non sono ancora stati recapitati. Il ministro degli esteri elvetico ha detto che “il dialogo con l’India e la Cina, nonché con i Paesi del Sud, è molto importante”. Ha poi aggiunto che l’obiettivo dell’evento che si terrà sul Bürgenstock è quello di avviare un processo di pace. “Non abbiamo la garanzia che sarà un successo, ma l’alternativa sarebbe quella di non fare nulla”, ha chiosato, concludendo che “fare un passo avanti, aprire un dialogo” è già una cosa buona, dato che al momento non vi sono state simili iniziative.
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