Svizzera

Cassis in prima pagina

La stampa romanda sottolinea la delusione "femminile e francofona", quella svizzero tedesca invece parla di una "scelta saggia"

  • 20 settembre 2017, 18:39
  • Oggi, 04:14
Nessuno è rimasto indifferente all'elezione di Cassis

Nessuno è rimasto indifferente all'elezione di Cassis

  • web/MAD/RSI

Il Ticino è in prima pagina su tutti i media nazionali, grazie all'elezione di Ignazio Cassis in Consiglio federale. Le testate della Svizzera francese, in generale, sottolineano la "delusione francofona e femminile". Mentre per quelle svizzero tedesche "è stata una scelta saggia".

Cassis, le prime pagine dei siti

Il romando Le Temps legge la vittoria come un "Trionfo anti-Maudet", nel sottotitolo rincara la dose: "Pierre Maudet e Isabelle Moret, sorpresi, inciampano al traguardo e in seguito conclude con un "Cassis è una macchina vincente". Il friborghese La Liberté sottolinea come il ticinese sia piaciuto ai democentristi: "Una bella vittoria per l'UDC".

Tornando ad RTS Info, si legge ancora che: "Tra i timori della sinistra e le aspettative dell'UDC, l'elezione di Ignazio Cassis al Consiglio federale non ha lasciato indifferente nessuno". E il direttore de Le Matin, Grégoire Nappey, attacca: "Non sarà il ministro dell'italianità in salsa svizzera. Abbiamo molte fantasie sulla natura regionale dei nostri consiglieri federali a Berna, ma una volta al potere è l'interesse generale a prevalere".

La Neue Zürcher Zeitung, come detto, sostiene il neo consigliere federale: "Una scelta saggia, era un candidato qualificato sin dall'inizio". La Basler Zeitung (assieme a Tages Anzeiger e Der Bund): "Con lui al Governo, la bilancia potrebbe tendere spesso verso destra", sostiene l'esperto di politica Michael Hermann. Mentre i commentatori politici Alan Cassidy e Philipp Loser affermano che "la sinistra non ha trovato alcuna strategia contro Cassis".

La Südostschweiz, nelle parole del suo esperto, Clau Dermont, sottolinea come questa sia stata "Una scelta noiosa". Più pittoresco il Blick che pesca un'eloquente foto: "Un ministro cantautore". Mentre l'Aargauer Zeitung fa campeggiare le sue parole "Non cambio per l'UDC".

Per Peter Jost della Berner Zeitung "Il Consiglio federale diventa un po' più borghese". Questo infine il pensiero del direttore della St. Galler Tagblatt Stefan Schmid: "Ora è il turno di un Consiglio federale orientale".

px

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