Didier Burkhalter, intervistato oggi, sabato da RTS, ha difeso la decisione di non interdire il possibile arrivo in Svizzera, domani, del ministro degli esteri turco Mevlüt Cavusoglu.
Al momento tale arrivo non è ancora certo, ma limitare i diritti fondamentali e la libertà d'espressione è fuori questione, ha affermato il consigliere federale. È peraltro "chiaro", ha però aggiunto, che la Confederazione potrà imporre misure se le condizioni di sicurezza non saranno assicurate.
Burkhalter e Cavusoglu durante il loro incontro a Berna dello scorso novembre
La diplomazia svizzera ha inoltre fatto sapere alla Turchia che è "inaccettabile" intraprendere attività di polizia o di informazione sul suolo elvetico. Una lettera dell'ambasciata turca a Berna, rivelata ieri, indica istituzioni e associazioni sospettate di essere in contatto con la rete di Fethullah Gülen, accusato da Ankara di essere l'istigatore del fallito golpe del 2016.
Le autorità turche devono ricorrere ai canali di assistenza giudiziaria: "ciò che peraltro hanno fatto in diversi casi", ha affermato il consigliere federale.
Red.MM/ARi