Le indiscrezioni di stampa sull’imminente nomina di un nuovo membro nel Consiglio di amministrazione della Posta, secondo le quali la Svizzera italiana continuerebbe a non avere un rappresentante a favore di un germanofono, hanno provocato l’immediata reazione della deputazione ticinese alle Camere.
La nomina lo scorso anno di Corrado Pardini aveva già creato malcontento: l’ex parlamentare bernese parla l’italiano ma secondo diversi deputati non rappresenta la Svizzera italiana. Il Consiglio federale, ricorda una nota della delegazione, aveva spiegato che Pardini avrebbe occupato un seggio destinato a un rappresentante del personale e aveva però assicurato il suo impegno a favore di una composizione adeguata dal profilo delle comunità linguistiche per le nomine future.
La deputazione si aspetta ora che il Governo rispetti le disposizioni che ha emanato nel 2013 "per assicurare un'equa rappresentanza delle lingue all'interno degli organi di direzione superiori delle aziende e degli stabilimenti vicini alla Confederazione", e sottolinea che la Svizzera italiana è tuttora esclusa anche dal Consiglio di amministrazione di Swisscom.
CDA della Posta, si chiede maggior presenza latina
Telegiornale 17.06.2021, 14:30