La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga ha sottolineato in conferenza stampa a Berna che il posto vacante al consiglio di amministrazione della Posta non è destinato a un rappresentante della Svizzera italiana, bensì dei sindacati.
Giovedì i media avevano anticipato il nome di Corrado Pardini, e diversi parlamentari ticinesi avevano criticato la scelta in quanto, a detta per esempio del consigliere nazionale Marco Romano, l'ex parlamentare bernese "non rappresenta la Svizzera italiana e non ha contatti con la nostra regione", sebbene parli bene la lingua italiana.
La presidente Sommaruga ha però chiarito che "non si tratta di una questione di lingua o di regione. I sindacati hanno diritto ad avere due seggi nel CdA della Posta e la persona proposta è per uno di questi", ha dichiarato Sommaruga. Il Consiglio federale non può opporsi a una proposta dei sindacati, ad eccezione di casi comprovati di procedimenti penali o di conflitti di interesse, ha aggiunto la ministra socialista.
Secondo indiscrezioni di stampa diramate giovedì, la persona proposta è appunto l'ex consigliere nazionale bernese Corrado Pardini, e la sua elezione dovrebbe venir confermata lunedì nel corso dell'assemblea generale del Gigante giallo.
"Oggi in Consiglio federale abbiamo tenuto una discussione e ribadito l'importanza dell'equa rappresentanza delle lingue nelle ex regie federali, nell'amministrazione e nelle commissioni extraparlamentari", ha inoltre risposto la presidente della Confederazione a una domanda di un giornalista.