La possibilità che Corrado Pardini venga nominato dal Governo nel Consiglio di amministrazione della Posta sta suscitando molto malumore tra i parlamentari ticinesi. Le critiche si focalizzano in particolare sul fatto che venga indicato come rappresentante della Svizzera di lingua italiana.
"In alcuna maniera rappresenta la Svizzera italiana e non ha contatti con la nostra regione, che devono essere l'elemento principale di un rappresentante nel Consiglio di amministrazione", ha affermato il consigliere nazionale Marco Romano, parlando di una decisione scandalosa e inaccettabile.
L'ex consigliere nazionale bernese, parla sì molto bene l'italiano, ma questo non basta. C'è poi anche la questione politica, per una nomina che potrebbe essere vista come un premio di consolazione che Simonetta Sommaruga, anche lei bernese, farebbe al suo compagno di partito non rieletto in ottobre.
Anche per il leghista Lorenzo Quadri il Ticino non può in nessun caso essere rappresentato da un ex deputato bernese. "Credo che la deputazione ticinese a Berna debba, in caso questa proposta si concretizzasse, fare qualche passo nei confronti dei vertici del dipartimento", ha affermato.