Svizzera

"Centrali elettriche nel mirino"

Hacker sempre più attivi anche in Svizzera. L’esperta: “Molto va fatto ma non siamo in ritardo”

  • 21 settembre 2017, 23:48
  • 23 novembre, 04:13
02:51

Cybersicurezza in Svizzera

Telegiornale 21.09.2017, 22:00

In pochi mesi sono stati molti gli attacchi informatici nel nostro paese. Il 7 settembre scorso, gruppi hacker hanno tentato di piratare i sistemi informatici di centrali elettriche, negli USA e in Europa, Svizzera compresa. Il 15 settembre invece in un server dell'esercito svizzero si è scoperto che era stato in precedenza iniettato un programma spia. Era il maggio 2016 invece quando il Consigliere federale Guy Parmelin, annunciava che erano stati rubati alcuni dati sensibili del Dipartimento della difesa e della Ruag.

Alla luce di ciò anche la Svizzera, sempre più nel mirino di questo tipo di attacchi, si sta muovendo. Martedì 29 settembre 2017, il Consiglio degli Stati a larga maggioranza ha accettato una mozione per istituire un centro di competenza federale.

Secondo un Report del 2017, nel mondo sono stati 1’050 gli attacchi ad amministrazioni, banche, trasporti o campagne elettorali. Ma a far gola sono le cosiddette infrastrutture critiche degli Stati, cioè le reti che servono un paese, ad esempio i trasporti, la telecomunicazione, le condutture idriche, ecc.

“Tra queste, però, sono sempre di più gli attacchi che vengono fatti alle centrali elettriche – spiega Luisa Franchina, presidente dell’Osservatorio sulla sicurezza e la difesa invitata al Simposio 2017 del Franklin University Switzerland di Sorengo che si è tenuto in questi giorni. “Spesso – ci spiega – questi attacchi non riescono a provocare danni (ndr. come l’attacco alle centrali elvetiche scoperto poche settimane fa), ma qualche volta possono avere gravi conseguenze, come nel caso dell’Ucraina nel 2014 quando si verificò un blackout per giorni. I danni criminali possono dunque essere ampi, come i sabotaggi, ma anche azioni statutali tra uno Stato e l’altro.

Proprio dietro l’attacco ucraino si nascondevano infatti gruppi legati ai servizi segreti. I gruppi più noti sono gli APT 28 e APT 29 (APT che sta per advanced persistent threat, minacce persistenti e mirate). Gruppi legati al GRU, i servizi segreti militari del Cremlino. Secondo gli esperti per ben due volte hanno colpito il Bundestag tedesco nel 2014 e nel 2016. Ma nel mirino dei gruppi russi il Comitato del Partito Democratico nella recente campagna elettorale americane anche. APT28 e APT 29 sono responsabili anche di molti altri attacchi, come ad esempio in Francia nell’aprile 2015 quanto venne oscurata l’emittente francese TVMonde5 per alcune ore.

Nonostante ciò, la risposta dei paesi occidentali non tarda. “Non siamo in ritardo – ci dice l’esperta Franchina - gli Stati si stanno occupando di questa problematica da anni. Lo dimostra il fatto che non ci sono stati, per ora, attacchi con danni ingenti alle infrastrutture critiche. Al momento sono più frequenti i furti o i danni criminali a privati. Ma la guardia non va abbassata.”

Mattia Pacella

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