In attesa delle decisioni molto attese - venerdì - del Consiglio federale, anche Economiesuisse si schiera tra coloro che chiedono nuovi e più severi provvedimenti per combattere la pandemia.
Tra chi chiede misure più incisive e rapide al Governo non c'è, dunque, solo la task force scientifica della Confederazione o il settore sanitario. Oggi (giovedì) anche l'associazione mantello più grande dell'economia, Economiesuisse, ha esortato il Consiglio federale ad adottare nuovi provvedimenti, senza spingersi però fino a chiedere un lockdown generalizzato.
Secondo la direttrice di economiesuisse, Monika Rühl, non c'è più tempo. Il Consiglio federale deve decidere nuovi provvedimenti. "Ci troviamo purtroppo in una situazione sanitaria è molto tesa e che si sta aggravando. Adesso è il momento per il Consiglio federale di decidere misure per salvarci dal peggioramento nella situazione sanitaria", ha sottolineato Monika Rühl.
Economiesuisse non parla ancora di lockdown totale. Sarebbe eccessivo, afferma Monika Rühl. La chiusura dei ristoranti però, a questo punto, è da lei ritenuta inevitabile. "Questa è una decisione che è difficile da prendere, ci rendiamo conto che per i ristoranti è una situazione estremamente difficile, però crediamo che sia l'unica possibilità per andare avanti, per andare avanti anche nel periodo delle feste".
In questo primo pacchetto di restrizioni non dovrebbero invece ancora rientrare i negozi, secondo economiesuisse. "I negozi dovrebbero rimanere aperti, crediamo che nei negozi si possa controllare più facilmente la situazione. Eventualmente per quanto riguarda i negozi, si può ridurre ulteriormente la capacità", spiega Monika Rühl. Economiesuisse chiede al Consiglio federale di non aspettare fino a dopo Natale per annunciare nuove misure, ma di agire subito, già nella sua seduta di domani.
Chiusura per bar e ristoranti
Il Quotidiano 18.12.2020, 20:00
Esercenti in ginocchio
Il Quotidiano 18.12.2020, 20:00