Dammi i dati della tua carta di credito, clicca su questo link, apri l'allegato. Esortazioni che ci raggiungono via e-mail o su altre piattaforme social e a cui troppo spesso diamo seguito. Con conseguenze deleterie, magari non solo a livello finanziario. È per questo che oggi viene lanciata una campagna nazionale di sensibilizzazione. I promotori sono, in collaborazione con i corpi di polizia cantonali e comunali, il Centro nazionale per la cibersicurezza e Prevenzione svizzera della criminalità.
Beatrice Kübli fa parte di quest'ultimo servizio: "I casi di phishing sono in aumento. Molto spesso è la persona a dare l'accesso a chi attacca. Con questa campagna vogliamo porre l'attenzione su questo pericolo, affinché si rifletta prima di cliccare su un link o aprire allegati. Noi forniamo le relative competenze, per esempio su come riconoscere un'e-mail del genere. Sul sito della campagna (S-U-P-E-R.ch) è disponibile anche un quiz".
Perché, se è vero che una certa sensibilizzazione è già in corso, i motivi all'origine di un clic affrettato sono e rimangono fondamentalmente due: la paura e la fretta: "I truffatori sanno che le vittime hanno poco tempo, che non guardano attentamente perché hanno molte altre cose da sbrigare, sono distratte" conclude Kübli.
Cattive abitudini da sradicare grazie anche a questa campagna, che sarà diffusa sui social media e tramite manifesti e terminerà il 16 ottobre.