Svizzera

Cina, un "no" dalla SECO

Vietata esportazione di materiale di sorveglianza del valore di 87'000 franchi

  • 16 aprile 2017, 16:21
  • Oggi, 06:02
Casi simili sono già avvenuti negli scorsi anni

Casi simili sono già avvenuti negli scorsi anni

  • Keystone

La Segreteria di Stato dell'economia (SECO) ha vietato l'esportazione verso la Cina di materiale che consente la sorveglianza di segnali radio e di analizzare grandi quantità di dati. La decisione è stata presa a causa del sospetto che l'azienda destinataria della fornitura possa essere una società di facciata del regime di Pechino.

Il valore del contratto relativo a queste apparecchiature ammonta a 87'000 franchi ma il portavoce Fabian Maienfisch non ha precisato quale sia l'impresa svizzera implicata.

I dubbi sono sopraggiunti dopo aver constatato delle incoerenze nei documenti per l'esportazione. "Sono software che sarebbero potuti essere utilizzati nell'ambito della repressione", ha precisato Maienfisch. Si tratterebbe, infatti, di tecnologie usate per decifrare dati radio come, ad esempio, le comunicazioni via satellite.

Casi in cui la Confederazione ha impedito la vendita di materiale dal possibile doppio uso - civile e militare - sono già avvenuti negli scorsi anni e hanno riguardato esportazioni bloccate verso Vietnam, Bangladesh e Turchia.

ATS/AnP

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