La cocaina si diffonde sempre di più in Svizzera e in tutte le fasce della popolazione. Il fenomeno è in atto da tempo, ma ora anche una ricerca dell’Università di Zurigo conferma l’incidenza di questa droga fra le persone più giovani. L’ateneo, nell’ambito di uno studio pluriennale, ha analizzato i capelli di mille 24enni del cantone, riscontrando la positività a questo stupefacente in quasi un quarto dei partecipanti all’analisi.
In un monitoraggio simile compiuto nel 2020, era risultato positivo il 9% dei giovani adulti: oggi, a soli quattro anni di distanza, la quota è del 23%, con i maschi in testa.
Interpellato dal Telegiornale della RSI, lo psicologo delle dipendenze della clinica psichiatrica universitaria Boris Quednow ha parlato di uno sviluppo allarmante: “Rispetto ad altre sostanze, la cocaina crea maggiori danni all’organismo e maggiore dipendenza psichica. Questo consumo di massa avrà delle conseguenze in futuro, soprattutto per il sistema sanitario.”
A Zurigo esiste anche un centro di prevenzione e informazione sulle droghe, il DIZ, che pratica il cosiddetto drug checking, l’analisi delle sostanze portate dai consumatori per promuovere un uso consapevole e più sicuro degli stupefacenti. Dominique Schori, del DIZ, non è sorpreso dai risultati di questo studio e spiega: “Il mercato europeo è inondato di cocaina. I prezzi sono crollati e, parallelamente, in Svizzera la forza d’acquisto fa sì che questo consumo non incida sul bilancio. Molti possono, quindi, permetterselo. E la cocaina è una droga funzionale che si può integrare nella quotidianità. Molti riescono pure a tenere il consumo nascosto.”
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L’aumento, soprattutto fra i giovani, ha due aspetti problematici. In giovane età il rischio di dipendenza è più alto e i danni fisici a lungo termine aumentano, continua lo psicologo delle dipendenze Boris Quednow: “Il cervello umano continua a svilupparsi fino ai 25 anni circa e ogni influsso esterno ha un effetto sullo sviluppo, soprattutto se si tratta di un influsso farmacologico come la cocaina. Dobbiamo aspettarci una riduzione delle capacità cognitive e di prestazione per il resto della vita.”
Analogamente alla canapa, la cocaina sta quindi diventando una droga popolare. Ma i rischi sono ben diversi e sarebbero ancora sottovalutati, affermano gli esperti. Ci vuole quindi più prevenzione.
Cocaina sequestrata durante un'operazione di polizia nel Locarnese
L’onda bianca travolge l’Europa
La cocaina negli ultimi anni ha letteralmente travolto il continente europeo. Stando all’Agenzia europea per il contrasto alla droga (EUDA), nel 2022 (ultimi dati disponibili, ndr.) in tutta Europa sono state sequestrate circa 323 tonnellate di polvere bianca. Si tratta però solo di una parte rispetto a quella realmente in circolazione. Prodotta e confezionata in Sudamerica, la cocaina arriva nel Vecchio Continente principalmente via mare, nascosta tra le merci trasportate dalle gigantesche navi cargo dirette verso i principali porti marittimi, soprattutto di Spagna, Belgio, Olanda e Italia. Arrivata a destinazione, viene trasportata su gomma sfruttando la rete viaria. E la Svizzera, posta al centro dell’Europa, è un crocevia per questi traffici. Un nostro gran formato e un’inchiesta andata in onda a Falò a ottobre avevano cercato di riavvolgere il filo di questo commercio illegale che frutta ogni anno somme miliardarie alle organizzazioni che lo gestiscono.
Onda bianca. La cocaina travolge l’Europa
Falò 08.10.2024, 21:10