Nei 152 rifugi del Club Alpino Svizzero (CAS) l'anno scorso sono stati registrati 317'000 pernottamenti, con un aumento del 4,3% rispetto al 2015. Dopo una partenza primaverile sotto tono, le condizioni estive che hanno contraddistinto anche la prima parte dell’autunno hanno permesso al club di realizzare uno dei migliori risultati del decennio.
La meteo è stata determinante sia in positivo sia in negativo, spiega il CAS in una nota diffusa lunedì. A titolo d'esempio i soggiorni nelle nove strutture ticinesi (Adula, Alzasca, Basodino, Cadlimo, Campo Tencia, Corno-Gries, Cristallina, Motterascio e Pinasecco) sono scesi del 36% nei mesi invernali, mentre sono cresciuti del 18% in quelli estivi, facendo registrare l’aumento più marcato a livello nazionale.
La cifra d’affari complessiva generata dalle capanne si è avvicinata ai 30 milioni di franchi: ai 7,4 spesi dagli escursionisti per l’alloggio se ne sono aggiunti oltre 20 per il vitto e le bevande.
Diem/ATS