Svizzera

Comizio dell'AKP vietato

La polizia argoviese nega il permesso a Spreitenbach. La Turchia denuncia i simpatizzanti di Gülen

  • 10 marzo 2017, 17:40
  • 23 novembre, 06:29
Yildirim, a destra, con il presidente Erdogan

Yildirim, a destra, con il presidente Erdogan

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Il vicepresidente della sezione di Istanbul dell'AKP, il partito al potere in Turchia, non potrà parlare questo venerdì sera a Spreitenbach, in Argovia. La polizia cantonale ha infatti vietato, adducendo motivi di sicurezza, l'incontro che avrebbe dovuto tenersi nella sede dell'Unione dei democratici turchi e europei. La decisione è stata presa dopo valutazione della situazione e consultazioni con il consigliere di Stato responsabile, Urs Hoffmann. L'intervento di Yildirim era stato in un primo tempo previsto a Zurigo-Affoltern, ma l'autorizzazione concessa in un primo tempo era stata in seguito ritirata.

Ankara è già arrivata i ferri corti con Germania e Olanda dopo che vari appuntamenti con suoi rappresentanti sono stati vietati o annullati. Berlino era stata accusata di "metodi nazisti", affermazione che ha provocato una crisi diplomatica fra i due paesi. Siamo nel pieno della campagna in vista del voto di metà aprile sulla riforma costituzionale che attribuirebbe maggiori poteri al presidente.

L'Hilton di Zurigo-Opfikon che non ha voluto ospitare il ministro degli esteri turco Cavusoglu

L'Hilton di Zurigo-Opfikon che non ha voluto ospitare il ministro degli esteri turco Cavusoglu

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Ora anche Berna, che pure non considerava problematica nemmeno l'annunciata presenza domenica a Zurigo del ministro degli esteri Mevlüt Cavusoglu, rischia tensioni con il paese del presidente Erdogan. Ci sono novità anche su un secondo fronte, quello dei simpatizzanti di Fethullah Gülen perseguiti dopo il fallito colpo di Stato dello scorso anno: una lettera dell'ambasciata turca divenuta pubblica oggi elenca le associazioni vicine a Gülen presenti sul territorio elvetico. Nell'ultimo anno, 408 turchi hanno chiesto asilo in Svizzera ritenendosi perseguitati dal loro paese. Fra loro anche alcuni diplomatici.

La lettera ha suscitato la reazione preoccupata dei Verdi svizzeri, che denunciano le attività di spionaggio turche sul suolo elvetico, che potrebbero perturbare l'ordine giuridico e la convivenza pacifica della diaspora turca nella Confederazione, secondo il consigliere nazionale Balthasar Glättli.

dalla radio

  • RG 07.00 del 10.03.2017 Cavusoglu non è un pericolo: la corrispondenza di Anna Maria Nunzi

    RSI Info 10.03.2017, 12:35

  • RG 07.00 del 10.03.2017 La corrispondenza dalla Germania di Walter Rauhe

    RSI Info 10.03.2017, 12:36

  • RG 08.00 del 10.03.2017 Il caso dei diplomatici: il servizio di Maria Jannuzzi

    RSI Info 10.03.2017, 12:37

  • RG 08.00 del 10.03.2017 La corrispondenza dalla Turchia di Filippo Cicciù

    RSI Info 10.03.2017, 12:37

  • RG delle 18.30 del 10 marzo 2017; il servizio di Gianluca Olgiati

    RSI Info 10.03.2017, 19:19

  • RG delle 18.30 del 10 marzo 2017; il servizio di Anna Valenti

    RSI Info 10.03.2017, 18:58

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