Svizzera

Condannato ma non espulso

Un cittadino tedesco non dovrà lasciare la Svizzera benché sia stato condannato per un'aggressione

  • 13 ottobre 2017, 01:30
  • 23 novembre, 03:59
Il tribunale di Winterthur ha deciso di non espellere il 27enne

Il tribunale di Winterthur ha deciso di non espellere il 27enne

  • Keystone

Un cittadino tedesco di 27 anni non dovrà lasciare la Svizzera pur essendo stato condannato per aggressione. Il Tribunale cantonale zurighese è arrivato alla conclusione che prevalgono i diritti sanciti dall'accordo sulla libera circolazione. Il giovane, figlio di cittadini tedeschi residenti in Svizzera, ha preso parte in febbraio a una "spedizione punitiva" contro una persona. Il Tribunale di Winterthur l’ha condannato a otto mesi, sospesi con la condizionale.

Tenendo conto che l'aggressione è nella lista dei reati per i quali sono applicate le misure introdotte a seguito dell'iniziativa sui criminali stranieri, la prima istanza aveva pure deciso per il tedesco l'espulsione dalla Svizzera per cinque anni. Il condannato ha ricorso contro tale misura, invocando i principi sanciti dall'accordo con l'UE sulla libera circolazione delle persone. Il Tribunale cantonale gli ha dato ragione: la giurisprudenza del Tribunale federale ha finora dato in simili casi priorità ai principi sanciti dal diritto internazionale, hanno detto i giudici.

ATS/EnCa

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