Il congedo paternità, così come quello parentale piace ma non convince appieno il Consiglio federale che, rispondendo a un postulato in merito, esprime il proprio sostegno senza tuttavia adottare provvedimenti poiché: "Non sono la priorità".
La questione, sottolinea in una nota l’Esecutivo federale, merita maggior approfondimento e per tanto è stato incaricato il Dipartimento federale dell’interno di esaminare, entro la metà del prossimo anno, la possibilità di introdurre nel diritto una norma che permetta ai dipendenti di diminuire la propria percentuale di lavoro, fino a un massimo del 20%, dopo la nascita di un figlio.
Il Consiglio federale non ritiene che l’introduzione di un congedo di paternità o parentale abbia la priorità assoluta nell'ambito delle misure di conciliazione tra famiglia e lavoro poiché “i sistemi di congedo riguardano solo un periodo limitato nel tempo e prossimo alla nascita del figlio”.