La Svizzera è pronta a fare da mediatrice nella crisi nordcoreana e ad accogliere degli incontri ministeriali tra le principali parti in causa: Pyongyang, da un lato, le grande potenze mondiali, dall'altro. La disponibilità elvetica è stata dichiarata lunedì da Doris Leuthard, sollecitata dai giornalisti a Berna.
I soldati elvetici schierati al confine tra le due Coree testimoniano una lunga storia di diplomazia, ha ricordato la presidente della Confederazione facendo riferimento al contingente di pace non armato presente in Asia dal 1953 per sorvegliare il rispetto dell'armistizio.
La Cina e gli Stati Uniti devo assumersi le loro responsabilità, ha auspicato Doris Leuthard. "È veramente ora di sedersi a un tavolo. I grandi poteri hanno delle responsabilità", ha aggiunto.
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