Dalle 14.00 di oggi giovedì, anche se era stata annunciata già per mezzogiorno, è attiva la hotline telefonica dell'Ufficio federale della sanità pubblica, che al numero 058 463 00 00 risponde alle domande e alle preoccupazioni della popolazione riguardo al virus cinese. Dalle 15.00 attivati poi anche i servizi per gli addetti ai lavori (allo 058 462 21 00) e per i viaggiatori che arrivano in Svizzera (058 462 21 00). Fino al tardo pomeriggio erano giunte circa 120 chiamate agli operatori di Medgate a Basilea, ingaggiati per assicurare il servizio.
Intanto Berna ha provvisoriamente ottenuto dall'UE l'accesso al sistema europeo di allarme e reazione, una piattaforma di scambio d'informazioni sanitarie. L'accesso è limitato all'epidemia di coronavirus, precisano fonti europee.
Notiziario 17.00 del 30.01.2020 La voce di Ignazio Cassis
RSI Info 30.01.2020, 18:00
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Una dozzina di cittadini elvetici residenti nelle zone messe in quarantena in Cina hanno chiesto il rimpatrio, ha fatto intanto sapere il Dipartimento federale degli affari esteri. Berna "non è però obbligata" a riportarli a casa, ha ricordato Ignazio Cassis, e se un rientro comporta rischi troppo importanti non è da raccomandare. Inoltre, l'operazione è complessa. Finora, lo ricordiamo, non è stato registrato nella Confederazione alcun caso di coronavirus. Una cinquantina di test di laboratorio, sui campioni di altrettanti pazienti, hanno dato tutti esito negativo.
Dalla TV
Coronavirus, difficili rimpatri dalla Cina
Telegiornale 30.01.2020, 13:30