È il più importante caso di corruzione degli ultimi decenni che ha coinvolto l'amministrazione federale. Si è aperto oggi, lunedì, al Tribunale penale federale di Bellinzona il processo a carico di quattro persone coinvolte a vario titolo nello scandalo sulle forniture di materiale informatico alla Segreteria di Stato dell'economia (SECO).
L'inchiesta del Ministero pubblico della Confederazione è scattata nel 2014 su denuncia della stessa SECO. Il principale imputato è un ex funzionario che tra il 2004 e il 2013, in qualità di responsabile degli acquisti, ha violato le norme sugli appalti pubblici in centinaia di commesse per materiale informatico destinato al centro di calcolo dell'assicurazione contro la disoccupazione. Ad aggiudicarsi gli appalti sono state cinque diverse aziende per un valore di 99 milioni di franchi. In cambio l'uomo ha preteso e ottenuto denaro, apparecchi elettronici, vacanze in hotel di lusso, cene e innumerevoli biglietti per assistere a partite di calcio nelle "zone VIP" per un totale di 1,8 milioni di franchi. È accusato dalla Procura federale di infedeltà nella gestione pubblica, corruzione passiva e falsità in documenti: rischia diversi anni di reclusione. L'esatto ammontare del danno per le casse federali, e quindi per i contribuenti, non è noto, ma si stimano diversi milioni.
Interrogato nel corso del dibattimento, ha negato di aver mai firmato contratti di persona per l'acquisizione di beni e servizi: si sarebbe limitato a trattarle e trasmetterle a chi "doveva decidere", i suoi superiori.
Davanti al Tribunale penale federale di Bellinzona sono comparsi anche tre responsabili delle società informatiche coinvolte, che devono rispondere a vario titolo di corruzione attiva, amministrazione infedele e riciclaggio di denaro. Due anni fa - sempre nell'ambito di questa inchiesta - erano state condannate per decreto d'accusa 4 persone che nella vicenda avevano avuto un ruolo di secondo piano (tre attive nelle ditte informatiche e un fiduciario). Il processo durerà due settimane.
Seco, processo per corruzione a Bellinzona
Telegiornale 02.08.2021, 22:00