Il Consiglio federale per il momento non si pronuncia sulle difficoltà di Credit Suisse. È quanto ha fatto sapere la Cancelleria federale interpellata dall'agenzia Keystone-ATS al termine di una seduta straordinaria che ha avuto luogo giovedì.
Una seduta, quella odierna, in cui il governo è stato informato dai rappresentanti dell'Autorità di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) e della Banca nazionale svizzera (BNS) sulla situazione dell'istituto.
La BNS soccorre Credit Suisse
Telegiornale 16.03.2023, 20:00
L'intervento della Banca nazionale
A seguito del crollo in borsa del titolo Credit Suisse, mercoledì sera la BNS si era detta disposta a fornire alla banca liquidità "in caso di bisogno". Un aiuto che l'istituto ha annunciato di accettare, con un prestito fino a 50 miliardi di franchi per "rafforzare" il gruppo.
Sulla scia della boccata d'ossigeno data dalla Banca nazionale svizzera, giovedì sera il titolo di Credit Suisse ha chiuso a 2,02 franchi, in progressione del 19,15%. Nei primi scambi in apertura l'azione aveva raggiunto un massimo di 2,25 franchi, con una crescita del 32%, ma l'entusiasmo era poi andato leggermente scemando, con un corso che aveva anche trovato, in giornata, un minimo di 1,90.
Crisi del Credit Suisse, titolo in ripresa
SEIDISERA 16.03.2023, 18:09
Le reazioni politiche
A livello politico, il sostegno della BNS è stato accolto all'unanimità dal campo borghese. La pillola è invece considerata amara a sinistra: il PS chiede "completa trasparenza" sulla vicenda, che i responsabili siano chiamati a rispondere e che gli azionisti non beneficino della ripresa del titolo resa possibile dal sostegno pubblico.
Credit Suisse, l'intervento della politica
SEIDISERA 16.03.2023, 18:11
Negli Stati Uniti una causa contro Credit Suisse
Azionisti statunitensi fanno causa a Credit Suisse, accusando la banca di aver tenuto nascosti i suoi problemi finanziari e averli ingannati. Lo ha riferito, giovedì sera, Reuters. Nella querela, presentata al tribunale distrettuale federale di Camden, nel New Jersey, viene affermato che il Credit Suisse avrebbe fornito indicazioni false o fuorvianti oppure omesso di rendere noto che nel quarto trimestre del 2022 ha sofferto per un deflusso "significativo" di fondi della clientela e per importanti lacune nei suoi controlli interni.
La causa è rivolta anche contro il presidente della direzione Ulrich Körner e del consiglio d'amministrazione Axel Lehmann.