La disoccupazione in Svizzera è nuovamente avanzata nel mese di gennaio, passando dal 2,5% di dicembre al 2,6% (dal 3,3 al 3,5% in Ticino e dall'1,5 all'1,3% nei Grigioni). L'evoluzione si spiega essenzialmente con variazioni stagionali e ha toccato in particolar modo gli stranieri (dal 4,6 al 4,8%), mentre fra gli svizzeri il dato è invariato all'1,8%. Su base annua, il tasso nazionale è sceso di un decimo di punto percentuale.
Alla fine di gennaio erano iscritti 121'018 disoccupati presso gli uffici regionali di collocamento, ossia 3'741 persone in più rispetto al mese precedente. Sono queste le cifre pubblicate lunedì mattina dalla Segreteria di Stato dell'economia. Gli incrementi più forti riguardano i giovani e gli ultracinquantenni, oltre alla disoccupazione parziale (ma qui i dati si riferiscono a novembre), che è raddoppiata toccando 3'650 persone e 58 imprese.
I numeri forniti dalla SECO, ricordiamo, non tengono conto dei disoccupati che hanno visto esaurirsi il loro diritto alle prestazioni. In novembre se ne sono aggiunti alla lista 2'261.
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