Il numero delle persone che hanno chiesto aiuto a seguito di atti criminali è leggermente diminuito. Lo scorso anno i centri di sostegno alle vittime in Svizzera hanno registrato 31'400 consultazioni, ossia 770 in meno rispetto al 2012.
A tale aiuto, in base alla legge, hanno diritto tutti coloro che per via di reati hanno subito una lesione diretta alla propria integrità fisica e psichica.
Le statistiche in materia, pubblicate giovedì, mostrano che è di nazionalità svizzera oltre la metà delle persone annunciatesi alle strutture di assistenza. Gli stranieri rappresentano il 30%, mentre per il restante 15% la nazionalità è rimasta sconosciuta.
Quasi la metà delle consultazioni (49%) hanno avuto per oggetto circostanze in cui le vittime avevano subito lesioni corporali o vie di fatto.
Lo scorso anno sono state accolte 690 richieste di danni o di riparazioni morali, per un ammontare corrispondente a quasi 7 milioni di franchi.
Red.MM/ARi