La Svizzera non si occupa nel modo corretto dei rifugiati bambini: lo sostiene Caritas, che denuncia quelle che considera palesi lacune in materia di procedure e sensibili differenze cantonali.
L'organizzazione vede problemi in tre settori: informazioni non complete ai bimbi nei centri di registrazione, grandi differenze tra i cantoni per quanto riguarda l'accoglienza e la velocità con cui i ragazzi vengono integrati nella scuola.
Caritas chiede alle autorità di applicare le norme esistenti e puntare sull'integrazione dei bambini nel sistema formativo svizzero.
ATS/sf
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