Svizzera

Crollano le vaccinazioni

Covid-19, il numero delle somministrazioni si è più che dimezzato in Svizzera nel giro di due settimane

  • 29 gennaio 2022, 10:13
  • 20 novembre, 18:45
Centro vaccinazione Berna

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  • Keystone
Di: Diem 

Tutti i cantoni, chi più chi meno, nelle ultime settimane hanno registrato una flessione della propensione della popolazione a farsi vaccinare. A livello nazionale il numero delle dosi somministrate è calato vistosamente. In due settimane si è più che dimezzato passando da una media di poco superiore alle 65'000 somministrazioni quotidiane del 14 gennaio a quella attuale che è di 32'200, malgrado gli appelli al richiamo anche per gli adolescenti e l'apertura della vaccinazione anche dei bambini.

La tendenza accomuna Svizzera tedesca, Romandia e Svizzera italiana. Il calo appare però particolarmente vistoso nei Grigioni dove, attualmente, vengono mediamente somministrate meno di 500 dosi quotidiane, oltre il 50% in meno rispetto a 10 giorni fa.

Anche in Ticino il calo è sensibile, ma proporzionalmente meno importante. Nello stesso lasso di tempo si è passati da circa 3'000 dosi al giorno alle attuali 1'700.

Non ancora raggiunto il 70%

Complessivamente in Svizzera le persone che hanno aderito alla campagna di vaccinazione sono 6,09 milioni: 150'446 hanno ricevuto la prima somministrazione, 5,94 milioni hanno completato il ciclo e 3,37 si sono fatti iniettare anche il richiamo. Rappresentano il 69,65% della popolazione, una delle percentuali più basse tra quelle degli Stati dell’Europa occidentale. La Germania, stando ai dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, è al 75,5%; l’Austria al 75,8%; i Paesi Bassi al 76,9%; il Belgio al 79%; la Francia all’80%; l’Italia e la Danimarca all’83,2%; il Portogallo al 93%.

Evoluzione della quota di popolazione vaccinata

Evoluzione della quota di popolazione vaccinata in Svizzera

  • UFSP

All’inizio di gennaio la percentuale di persone vaccinate in Svizzera era del 68,92%. In quattro settimane quindi meno di 90'000 persone hanno aderito alla campagna, malgrado l’estensione della raccomandazione anche ai bambini dai 5 ai 12 anni. Una progressione di un punto percentuale in un mese.

Nei depositi 1,5 milioni di dosi e altri 17 sono già stati ordinati

L’evoluzione della situazione pone interrogativi sul destino delle riserve di vaccino della Confederazione che attualmente sono di circa 1,5 milioni di dosi. Al ritmo attuale basteranno per somministrarle ci vorranno all’incirca sei settimane. Non rischiano di scadere, ma altri 17 milioni di dosi sono già state ordinate dai produttori per i prossimi mesi pagando un acconto di diversi milioni di franchi. La cifra esatta non viene rivelata.

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Stando ai calcoli della ONG Public Eye, come riferito da RTS, si tratterebbe di circa 60 milioni di franchi. Soldi che andrebbero persi nel caso in cui la Confederazione dovesse rinunciare alle forniture già concordate. A Berna si dicono però certi di poter discutere con Pfizer e Moderna della possibilità di ritardare un po’ le forniture in modo che i vaccini intanto possano essere spediti ad altri paesi che ne hanno maggiore bisogno.

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