Il caso Crypto e i documenti d'archivio segreti rivelati continuano a scuotere il mondo politico svizzero. Diversi consiglieri federali e consiglieri agli Stati, provenienti da tutte le regioni linguistiche, sarebbero venuti a conoscenza delle attività di spionaggio della società Crypto AG di Zugo. Secondo la NZZ am Sonntag e la SonntagsZeitung, la consigliera federale Karin Keller-Sutter ha presentato al Consiglio federale documenti che dimostrano che l'ex ministro della giustizia Arnold Koller (PPD) era stato ben informato delle indagini della polizia federale sulla Crypto AG negli anni Novanta.
Egli era anche a conoscenza dei contatti dell'ex consigliere federale Kaspar Villiger con un membro del consiglio d'amministrazione della società. Quest'ultimo, che è già stato citato dalla stampa sulla base di documenti della CIA, ha ripetutamente negato di esserne a conoscenza. La NZZ am Sonntag sostiene inoltre, sulla base di lettere dell'inizio del 1994, consultate nell'archivio di Zugo, che l'allora ministro dell'economia Jean-Pascal Delamuraz e il ministro degli esteri Flavio Cotti furono informati delle macchinazioni della Crypto AG. Le lettere sono state scritte da un uomo d'affari che lavorava per la distribuzione dell'azienda in Iran, arrestato nel 1992 insieme al dipendente svizzero Hans Bühler.
Le Matin Dimanche aggiunge a questo già ampio elenco due liberali radicali di Zugo: l'ex consigliere nazionale e consigliere di Stato Georg Stucky, che è stato anche membro e poi presidente del Consiglio d'amministrazione della Crypto AG per molti anni, e l'ex consigliere di Stato Rolf Schweiger, che è stato brevemente presidente dei radicali nel 2004 e poi membro del Consiglio d'amministrazione della Crypto AG dal 2014 al 2018.
ATS/Swing