Il Ministero pubblico della Confederazione ha archiviato l'inchiesta per violazione della legge sul controllo delle esportazioni che aveva aperto in febbraio su denuncia della SECO in relazione al caso Crypto. Non ci sono prove che sia stato dichiarato il falso nelle richieste inoltrate alle autorità, mentre altri aspetti di rilevanza penale, come lo spionaggio, non rientravano nell'indagine.
Per decenni la società di Zugo, controllata indirettamente dai servizi segreti americani e tedeschi, aveva esportato apparecchi "deboli", che permettevano di decifrare le comunicazioni degli Stati acquirenti. Il Consiglio federale aveva quindi deciso di sospendere tutte le richieste di export.
Le novità sul caso Crypto
Telegiornale 10.11.2020, 21:00
La vicenda ha suscitato sconcerto nel mondo politico, tanto che da più parti si è chiesta l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta, un auspicio rafforzato dal rapporto che in novembre ha stabilito che gli 007 elvetici sapevano e avevano agito in modo giuridicamente ammissibile. Il Governo non era invece al corrente, ma non era per questo esente da responsabilità.