Il sistema globale contro i rischi informatici dell’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) presenta delle lacune: lo rivela il Controllo federale delle finanze (CDF) in un rapporto pubblicato lunedì.
Il CDF, pur ritenendo adeguate le direttive vincolanti emanate nel 2017 dalla FINMA per le banche e i commercianti di valori immobiliari, sottolinea delle importanti mancanze: le misure concrete procedono a rilento a causa di responsabilità e competenze poco chiare; un’organizzazione di crisi funzionante è ancora in fase di costituzione e le esercitazioni intersettoriali contro i cyberattacchi, che dovrebbero svolgersi regolarmente, sono state effettuate solo una volta.
La FINMA, si legge inoltre, deve far fronte alle carenze delle banche, che non segnalano sufficientemente gli incidenti informatici. Questo fa sì che non si disponga di una fonte significativa per individuare i cyberrischi a livello dei diversi istituti. Per ovviare, almeno in parte, al problema, il CDF raccomanda quindi di intensificare i controlli in loco.
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