Svizzera

Cyberattacco perché “non può esserci pace senza Mosca”

Il gruppo hacker filorusso “NoName057” rivendica azioni di disturbo contro siti svizzeri, compiute in relazione alla conferenza sull’Ucraina sul Bürgenstock - Alla RSI dichiara: “Non è un vertice senza la Russia”

  • 13 giugno, 14:38
  • 13 giugno, 16:42
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L'immagine pubblicata da NoName per rivendicare l'attacco

Di: Ludovico Camposampiero

Alcuni siti in Svizzera sono stati colpiti giovedì da un cosiddetto attacco DDoS (vedi scheda, ndr), proprio mentre prende avvio la Conferenza sulla pace in Ucraina al Bürgenstock, nel Canton Nidvaldo. A rivendicare varie azioni di disturbo è stato il gruppo di hacker filorusso NoName057, specializzato in attacchi del genere. Tramite il suo canale Telegram, ha confermato di aver preso di mira: il sito ufficiale del resort Bürgenstock, il sito del Canton Nidvaldo e il sito della capitale cantonale Stans. Precedentemente, l’Ufficio federale della cibersicurezza aveva indicato che un guasto era occorso anche alle pagine dei servizi doganali della Confederazione, ma NoName non ha rivendicato direttamente questo attacco.

Contatto da RSI tramite Telegram, il gruppo – che agisce come un collettivo – ha inoltre dichiarato: “Se c’è un attacco, allora ci sono delle ragioni, una “conferenza di pace” è impossibile senza la partecipazione della RUSSIA! Perché i vostri server si bloccano? È semplice!”, ha dichiarato un amministratore del canale, rispondendo a una nostra domanda. “L’obiettivo è stato raggiunto”, ha poi detto.

Questi vertici di pace sono “delle congreghe di russofobi” per questo “iniziamo ad attaccare l’infrastruttura internet svizzera”, ha sottolineato NoName in un post pubblicato alle 12:57.

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Il logo di NoName

Non abbiamo potuto confermare in maniera indipendente che sia stato proprio NoName057 a compiere gli attacchi DDoS in questione, che puntavano a sollecitare in maniera massiccia i server presi di mira pur di farli collassare momentaneamente. Tuttavia, il gruppo ha già rivendicato ed è stato accusato in passato dalle autorità internazionali di aver compiuto azioni di questo genere, che pubblicizza sul suo canale Telegram a scopo di propaganda filorussa; lo stesso canale che abbiamo usato per metterci in contatto con loro.

NoName ha svelato per la prima volta la sua esistenza nel marzo del 2022, pochi giorni dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Ha rivendicato la paternità di vari attacchi del genere, perpetrati contro agenzie governative, media e aziende private, sia ucraine, sia del resto dell’Europa e statunitensi.

Non è la prima volta che agisce contro la Svizzera: esattamente un anno fa vennero messi momentaneamente fuori uso siti istituzionali (i portali di Basilea Città, della città di Zurigo, del cantone di San Gallo e quello di Bellinzona) e diversi siti dell’Amministrazione federale e quello delle FFS. NoName entrò in azione contro siti elvetici anche durante lo scorso WEF, proprio mentre era in corso la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Cos’è un attacco DDoS

Gli attacchi DDoS non sono pericolosi in sé per quanto concerne la sicurezza dei dati e delle infrastrutture informatiche, ma mirano a creare disservizi, rendendo inaccessibili per più o meno tempo i siti presi di mira. In estrema sintesi, si usano estremi volumi di traffico per sovraccaricare i server o interconnessioni di rete, al fine di renderli inutilizzabili per un tempo più o meno lungo.

Bürgenstock: i preparativi continuano

Telegiornale 10.06.2024, 20:00

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