Sospetto di sostegno o partecipazione a un'organizzazione criminale, riciclaggio di denaro, ricettazione, traffico di armi, messa in circolazione di monete false, l'importazione, l'acquisizione ed il deposito di monete false, sospetta violazione della legge federale sugli stupefacenti. Sono queste le attività illecite di cui sono accusate dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC) le sei persone di nazionalità italiana, la maggior parte delle quali risiede in Svizzera, finite nel mirino degli inquirenti nel corso dell'inchiesta nei confronti di un'organizzazione 'ndranghetistica.
Nei cantoni Ticino, Argovia, Soletta e Zugo, il MPC in collaborazione con FEDPOL ha effettuato diverse perquisizioni domiciliari nel corso delle quali sono state sequestrate armi, munizioni e denaro contante. Una persona è stata arrestata nel cantone di Argovia e nei suoi confronti verrà chiesta la carcerazione preventiva, precisa il MPC.
Operazione anti ‘ndrangheta tra Italia e Svizzera
RSI Info 21.07.2020, 14:50
Due imputati sono stati interrogati in Svizzera e successivamente rilasciati. Una persona è stata arrestata in Italia dove resta al momento in detenzione preventiva, mentre un'altra si trovava già in stato di detenzione nella vicina Penisola e gli elementi di prova raccolti a suo carico in Svizzera verranno trasmessi alle autorità di perseguimento penali italiane.
Gli imputati vivono in Svizzera da molti anni e, presumibilmente, all'esecuzione di attività illegali hanno affiancato l'esercizio di attività legali, come investimenti, concessione di prestiti o persino la gestione di un ristorante nel canton Argovia, attività che costituiscono una sorta di investimento dell'organizzazione criminale in grado di rafforzarne l'attività.
RG 12.30 del 21.07.2020 La corrispondenza di Anna Valenti
RSI Info 21.07.2020, 15:10
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In tutto gli arresti sono stati 75 e gli indagati sono 158. I beni sequestrati ammontano a 169 milioni di euro. In Italia la cosca aveva interessi anche nel settore turistico/immobiliare, nell'edilizia, nel riciclaggio di automezzi rubati, nelle estorsioni e nel taglio dei boschi.