Svizzera

Dalle passerelle alle farmacie

Il marchio di alta moda LU-Couture si è reinventato nella produzione di mascherine

  • 2 aprile 2020, 00:06
  • 22 novembre, 19:38
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Dagli abiti alle mascherine

Telegiornale 01.04.2020, 22:00

Di: TG/EBe 

Nell'atelier della LU-Couture a Lucerna gli abiti di alta moda sono stati accantonati in favore della produzione di mascherine. Visto l'emergenza coronavirus in corso e lo stop delle attività non essenziali il marchio ha deciso di reinventarsi in ambito sanitario, così da dare il proprio contributo nella fornitura di un elemento sempre più richiesto.

Si sono fatti esperimenti con vari modelli, due prodotti hanno superato i test. "Abbiamo sviluppato una forma che è riutilizzabile, 100% cotone e che può essere lavata a 95 gradi. La cosa speciale è che si può inserire un filtro", spiega la direttrice Rufina Hümmer.

La mascherina con il filtro sostituibile è stata verificata dal Cantone e offre protezione sufficiente per essere utilizzata nelle farmacie, nelle case per anziani o in ambito Spitex, anche se non è però stata omologata per gli ospedali.

L'idea di creare mascherine è nata anche per continuare a occupare il personale, visto che la produzione di vestiti è ferma. Un progetto fortemente voluto soprattutto dalle designer in formazione. "La crisi è dura per tutti", racconta ancora la direttrice Hümmer. "È bello vedere il grande spirito innovativo che ci trasmettono i giovani, con le loro idee, la loro creatività, anche in una situazione così difficile".

Le mascherine con il filtro create dall'atelier di moda, vengono vendute a 10 franchi il pezzo. Non ci si arricchisce di sicuro con questa operazione, ma non è quello l'obiettivo, come dichiarato dalla stessa azienda.

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