Sono attesi per oggi, martedì, i chiarimenti del Governo zurighese sul suicidio in carcere, sabato scorso, della mamma accusata di aver tolto la vita ai suoi due figli di 5 e 2 anni a Flaach. La famiglia della donna ha puntato il dito contro le autorità carcerarie perché, a suo dire, il gesto estremo si sarebbe potuto evitare.
I dati del 2014 parlano di 1'892 persone che si trovavano in detenzione preventiva in Svizzera, in attesa di processo. In media, tra questi detenuti, si registrano cinque casi di suicidio all’anno. Questo tipo di carcerazione, sostiene Thomas Meier capoclinica del Servizio psichiatrico del canton San Gallo, andrebbe rivisto. Altri esperti, invece, rilevano che nei penitenziari ci sarebbe un problema legato alla formazione del personale carcerario, inadeguata.
La carcerazione preventiva è particolarmente severa nella Confederazione. Nei casi più gravi, infatti, i detenuti vivono da soli per un periodo che può durare per mesi o addirittura anni.
Red.MM/RG/Swing