Le trattative salariali del 2025 tra La Posta e i sindacati si sono interrotte. La decisione sarà ora presa da una commissione di conciliazione, secondo quanto dichiarato mercoledì dal sindacato Transfair e dalla Posta. Le parti in causa - Posta, PostFinance e i sindacati syndicom e transfair - hanno visioni molto diverse della situazione economica e delle prospettive del gruppo. Proprio per questo motivo non è stato possibile raggiungere un accorso salariale, si legge in un comunicato del Gigante giallo.
Il fallimento dei negoziati è molto deludente per Transfair. “Dopo un accordo salariale accettabile ma insoddisfacente per il 2024, raggiunto molto tardi, anche il risultato per il 2025 è stato ritardato. Questo rischia di far tossire i dipendenti della Posta”, scrive il sindacato. Secondo Transfair, pure nel contesto del 175° anniversario del Gruppo nel 2024 la Posta ha perso l’occasione di mostrare la propria gratitudine al personale con un gesto economico, considerato che Il costo della vita continua a crescere.
“È ormai chiaro che le parti hanno visioni molto diverse della situazione economica”, ha commentato la Posta in un comunicato stampa. Per questo motivo, le trattative devono essere condotte da una commissione di conciliazione”, ha dichiarato, promettendo al contempo un bonus una tantum di 400 franchi.
La decisione, come detto, spetterà quindi alla commissione paritetica di conciliazione, come previsto dal contratto collettivo di lavoro (CCL). La commissione è composta da due rappresentanti della parte sindacale, due rappresentanti della parte del datore di lavoro e una presidente indipendente che prende la decisione finale.
Le misure salariali saranno valide dal primo aprile 2025. Se la decisione dovesse essere presa dopo tale data, le modifiche saranno applicate retroattivamente.