Svizzera

Dimissioni Amherd, le reazioni dei partiti

Il Centro esprime “grande rispetto” e si dice anche “rammaricato” - Il PLR l’ha ringraziata “per il suo impegno” e non contesta il seggio - L’UDC: riportare l’esercito in primo piano - Il PS: chi le succederà dovrà opporsi agli interessi della destra

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Viola Amherd lascia il Consiglio federale dopo soli sei anni sempre alla guida del DDPS

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Di: ATS/ludoC/ARi 

Il Centro ha espresso oggi i suoi ringraziamenti e il suo grande rispetto per la consigliera federale Viola Amherd, che ha annunciato mercoledì le sue dimissioni. Il partito si dice anche rammaricato per la decisione presa.

Amherd, si legge in una presa di posizione, quale “ministra” della difesa si è sempre impegnata per gli interessi della Svizzera e dei suoi cittadini.

Il suo obiettivo è sempre stato quello di “costruire ponti”, curare il dialogo e trovare soluzioni che potessero contare su un ampio sostegno nella popolazione. Il Centro ha poi sottolineato il suo modo di fare alla mano e la sua indole aperta.

Con il suo grande impegno ha lavorato per la sicurezza della Svizzera. Quale responsabile del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) ha riconosciuto la necessità di modernizzare l’esercito per adeguarsi alla situazione creatasi in Europa. Da notare fra le altre cose l’acquisto di nuovi aerei da combattimento e di sistemi di contraerea.

Amherd, viene evidenziato nella nota, ha poi dovuto gestire le forze armate nella più grande mobilitazione dalla Seconda guerra mondiale: quella legata al sostegno delle autorità civili durante la pandemia di coronavirus.

Il PLR ringrazia la consigliera federale per il suo impegno e non contesta il seggio

Dopo l’annuncio delle dimissioni di Viola Amherd, il PLR l’ha ringraziata “per il suo impegno al servizio della Svizzera”. Sottolinea che “la priorità assoluta” del suo successore deve essere il riarmo dell’esercito.

In un comunicato stampa, il PLR ricorda alcuni dei successi della centrista: Viola Amherd è riuscita a convincere la popolazione della necessità di acquistare nuovi aerei da combattimento. Si è inoltre impegnata per la candidatura della Svizzera ad ospitare il Campionato europeo di calcio femminile quest’anno.

Per il PLR, la priorità assoluta del suo successore alla guida del Dipartimento della Difesa sarà quella di riarmare l’esercito, che attualmente non è in grado di difendersi da solo. Per raggiungere questo obiettivo, è necessaria una chiara tabella di marcia.

Il PLR sottolinea che il seggio del Centro nel Consiglio federale non è in discussione. Si aspetta ora che il Centro presenti una scelta di candidati per la successione al Vallese.

UDC: focus sul futuro dell’esercito

I vertici democentristi avevano chiesto sabato scorso le dimissioni di Amherd, accusandola di aver stabilito priorità sbagliate per il futuro dell’esercito. Thomas Aeschi, commentando ora l’uscita di scena della ministra, sottolinea che la Confederazione deve tornare alla neutralità armata e globale, che negli ultimi due secoli ha preservato il Paese da grandi sciagure.

Sul piano personale il consigliere nazionale zughese ha quindi dichiarato di apprezzare molto Amherd, definendola una persona disponibile e pronta al dialogo.

Anche il democentrista Nicolas Kolly ha ringraziato Amherd, “nonostante divergenze politiche che sono normali”. “Una vita consacrata alla cosa pubblica merita il massimo rispetto”, ha dichiarato via X il consigliere nazionale friborghese.

Il PS si concentra sulla successione: opporsi a politica UDC/PLR

I socialisti, dopo aver ringraziato la ministra dimissionaria per il suo lavoro, sostengono che la personalità che sarà chiamata a succederle dovrà opporsi nell’Esecutivo alla politica UDC/PLR di tagli alla politica climatica, al potere d’acquisto e alla parità di genere.

L’attuale maggioranza in Governo, si afferma in un post pubblicato dal PS sul social Bluesky, sta aggirando il popolo, come attestano i risultati delle votazioni sulla 13esima AVS, sul diritto di locazione e sull’estensione delle autostrade.

L’UDC, sostiene il PS, ha attaccato Amherd per distogliere l’attenzione dai suoi 20 anni di responsabilità nel DDPS, che hanno contribuito in modo signficativo a farne “un vero e proprio dipartimento di disastri, con una débâcle degli armamenti dopo l’altra”

I Verdi esprimono sorpresa

Gli ecologisti. sorpresi dall’annuncio delle dimissioni, esprimono rammarico pur non condividendo affatto le posizioni di Amherd sulla politica di sicurezza.

“Ringraziamo Viola Amherd per il suo grande lavoro, soprattutto come presidente della Confederazione, e riconosciamo il suo impegno per l’uguaglianza, in particolare nell’ambito dello sport”, ha dichiarato in una nota la presidente del gruppo parlamentare dei Verdi Aline Trede. La consigliera nazionale bernese ha aggiunto che l’UDC dovrà ora far seguire i fatti alle dichiarazioni e assumersi la responsabilità del DDPS.

Notiziario 15.00 del 15.01.2025

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