La disoccupazione continua a crescere in Svizzera. Alla fine dello scorso gennaio, secondo i rilevamenti effettuati dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO), agli uffici regionali di collocamento erano iscritti 169’753 disoccupati, ossia 6’208 in più rispetto al mese precedente. Il tasso è così passato dal 3,5% di dicembre 2020 al 3,7%. In Ticino è tornato a superare il 4% (a dicembre era al 3,8), mentre nei Grigioni ha raggiunto il 2%.
Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (l'ultimo prima che il coronavirus cominciasse a manifestarsi anche in Svizzera), il numero dei disoccupati è aumentato di 48’735 unità, con un incremento del 40,3%. La cresciuta proporzionalmente più rilevante (+41%) si è avuta tra i giovani (15-24). Secondo i dati provvisori forniti dalle casse di disoccupazione, nel corso del mese di novembre 2020, 2’195 persone hanno esaurito il loro diritto alle prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione.
Complessivamente le persone in cerca d’impiego registrate erano 261’499, 1’181 in più rispetto al mese precedente e 67’266 (+34,6%) in più rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Lavoro ridotto sempre più diffuso
La SECO lunedì mattina ha aggiornato anche il dato riguardante il lavoro ridotto, considerando gli annunci concernenti lo scorso mese di novembre. Ad essere toccate dalla disoccupazione parziale erano 296’592 persone, con una crescita di 77’204 (+35,2%) rispetto al mese precedente. Il numero delle aziende colpite è aumentato di 11’458 unità (+50,1%) portandosi a 34’311. Il numero delle ore di lavoro perse è aumentato di 6’344’322 (+49,5%) a 19’156’622. L'impatto della pandemia è evidente: nel novembre 2019 erano state registrate 221’321 ore perse, ripartite su 3’650 persone in 171 aziende.
Disoccupazione in crescita
Telegiornale 08.02.2021, 13:30