Disoccupazione stabile a luglio

Alla fine di luglio erano iscritti 106'052 disoccupati presso gli uffici regionali di collocamento, ossia 527 in meno rispetto al mese precedente. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 2,4%. Lo ha comunicato giovedì la Segreteria di Stato dell'economia.

Anche in Ticino il saggio in questione era del 2,4%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e dello 0,6 punti percentuali su base annua. Nei Grigioni era dello 0,8%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali sia a livello mensile che annuale.

Il numero di giovani disoccupati (15-24 anni) è aumentato di 1'070 unità (+10,0%) arrivando al totale di 11'807, ciò che corrisponde a 3'856 persone in meno (-24,6%) rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Il numero dei disoccupati di 50 anni e più è diminuito di 684 persone (-2,2%), attestandosi a 30'420. In confronto allo stesso mese dell'anno precedente si tratta di una diminuzione di 5'335 persone (-14,9%).

Nuove norme positive per l'impiego

L'obbligo imposto ai datori di lavoro di annunciare gli impieghi vacanti per professioni con disoccupazione oltre l'8% sta dando i primi risultati. Questo, in sintesi, è il bilancio tracciato giovedì da Boris Zürcher, direttore della divisione lavoro presso la Segreteria di Stato dell'economia (SECO).

La novità - frutto dell'applicazione del mandato costituzionale sull'immigrazione di massa - ha portato a una sensibile crescita dei posti vacanti annunciati agli uffici regionali di collocamento.

"L'obbligo di annuncio è partito bene, il numero delle notifiche ha superato le nostre aspettative", sottolinea soddisfatto il funzionario, stando al quale un resoconto più dettagliato sarà possibile effettuarlo solo dopo un anno dall’entrata in vigore della nuova normativa.