Non un solo motivo ha portato alla bocciatura di "Previdenza 2020" e del leggero ritocco dell’IVA il 24 settembre scorso, ma l’aumento dell’età pensionabile per le donne e della rendita AVS di 70 franchi sembrano aver influito in modo consistente. Lo sostiene lo studio VOTO di analisi della consultazione pubblicato giovedi.
Sarebbe stato determinante l’elettorato che solitamente vota UDC (all’84%) a far pendere la bilancia (52,7%) contro le proposte di Alain Berset. Tre quarti di chi si colloca nell’area PS ha invece votato “sì”. Lo studio ridimensiona un possibile fossato generazionale o di sesso anche se gli anziani sono risultati meno inclini a sostenere la riforma.
Altri elementi che emergono: in Svizzera romanda quasi un votante su tre ha bocciato la riforma per la questione dell’AVS delle donne a 65 anni. In Svizzera tedesca solo uno su dieci. Anche a sud delle Alpi non avrebbe inciso molto (15% evocano quest’aspetto). Secondo l’analisi, l’aumento futuro possibile dell’età della pensione a 67 anni divide praticamente in due i votanti.
ats/mas