Droni iraniani, la Svizzera si allinea alle sanzioni

La Svizzera ha ripreso le nuove sanzioni dell'UE contro l'Iran a causa del suo sostegno alla guerra della Russia contro l'Ucraina. A finire nel mirino sono la società Shahed Aviation Industries e tre militari iraniani di alto livello. Secondo l'UE, questi soggetti sono coinvolti nello sviluppo e nella consegna di droni da combattimento alla Russia.

Ora anche la Svizzera sta adattando la sua ordinanza sulle misure relative alla situazione in Ucraina a seguito della decisione del Dipartimento federale dell'economia (DEFR). Lo ha dichiarato martedì la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) in un comunicato. Le nuove sanzioni entreranno in vigore alle 18 di martedì.

Secondo la SECO, Shahed Aviation Industries è un'azienda legata alle forze aeree e spaziali del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche, responsabile della progettazione e dello sviluppo della serie di droni iraniani Shahed, consegnati alla Russia e utilizzati nella guerra di aggressione contro l'Ucraina.

Per quanto riguarda le tre persone sanzionate si tratta del capo di Stato Maggiore delle forze armate iraniane, il Maggiore Generale Mohammad Hossein Bagheri, il Generale Sayed Hojatollah Qureishi e il Generale Saeed Aghajani.

In qualità di capo del dipartimento del Ministero della Difesa, Qureishi è responsabile della negoziazione dell'accordo di fornitura con la Russia. Aghajani è il comandante del Comando delle forze aeree e spaziali del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche e supervisiona, tra l'altro, la consegna di droni agli alleati internazionali dell'Iran. A tutti e tre è stato vietato l'ingresso in Svizzera ed è inoltre vietato fare affari con loro e tutti i loro beni in Svizzera saranno congelati.

Di recente la Russia ha attaccato più volte l'Ucraina con droni da combattimento Shahed 136 di fabbricazione iraniana. L'Iran nega di aver consegnato questi droni alla Russia.