Svizzera

Due chiari "sì"

Primo sondaggio SSR sulle votazioni del 9 febbraio: nette maggioranze di consensi per entrambi gli oggetti

  • 20 dicembre 2019, 07:00
  • Ieri, 20:23
00:36

Notiziario delle 06.00 del 20.12.2019: da Berna, Mattia Serena

RSI Info 20.12.2019, 00:44

  • rsi/bleff

Le campagne di favorevoli e contrari sono appena cominciate e siamo quindi ancora ben lontani da una grande mobilitazione in vista del voto. Ma se si fosse votato a inizio mese sui due temi legati alle prossime votazioni federali, il verdetto delle urne sarebbe stato, con ogni probabilità, un doppio "sì". È quanto indicano i risultati del primo sondaggio condotto dall'istituto gfs.bern, su mandato della SSR, in vista dell'appuntamento alle urne del 9 febbraio.

Partiamo dal primo oggetto che sarà riportato sulle schede di voto: l'iniziativa popolare per "Più abitazioni a prezzi accessibili". La proposta di modifica costituzionale, a cui si oppongono sia Governo che Parlamento, trova invece una netta maggioranza di consensi fra i partecipanti al sondaggio. Il campo dei favorevoli, fra pareri apertamente o tendenzialmente a sostegno del testo, riunisce infatti il 66% degli interpellati. Le opinioni di segno contrario, nell'insieme, raggiungono il 30%.

Gli esiti di questo primo rilevamento mostrano che l'iniziativa, se prendiamo in esame l'ambito delle inclinazioni politiche, fa veramente il pieno di consensi fra i simpatizzanti del PS, degli ecologisti, ma anche dei Verdi liberali. Supera la maggioranza assoluta, per quanto di misura, anche fra quelli del PPD. In prevalenza contrari sono invece i sostenitori dell'UDC e del PLR.

Dato nazionale e dato regionale sul primo oggetto in votazione

Dato nazionale e dato regionale sul primo oggetto in votazione

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Nella Svizzera italiana l'iniziativa può al momento contare su sostegni nella misura del 70%: appena un punto percentuale in meno rispetto al dato che concerne la Romandia, dove attualmente si registra il massimo di consensi al testo. Al 64%, infine, il campo dei favorevoli nella Svizzera tedesca: una quota che riflette sostanzialmente il dato nazionale.

Veniamo così al secondo oggetto su cui saremo chiamati a pronunciarci: il divieto della discriminazione basata sull'orientamento sessuale. Le revisioni di legge approvate dal Parlamento, e avversate da un comitato che ha promosso con successo un referendum, puntano a estendere agli atti di omofobia il campo d'applicazione della norma penale in vigore contro il razzismo. Una misura sostenuta da una chiara maggioranza di coloro che hanno preso parte al sondaggio: rasenta infatti la soglia del 70% il dato che comprende i pareri favorevoli e quelli piuttosto favorevoli. A opporsi è invece il 28% dei partecipanti.

Sul tema, sottolineano gli esperti dell'istituto demoscopico, la formazione delle opinioni si colloca già ad uno stadio avanzato: ben il 71% degli interpellati dichiara infatti di voler "certamente" votare a favore o contro le previste modifiche dei codici penali (civile e militare). Anche il dato che concerne gli indecisi (appena il 3%) conferma un livello già consolidato delle intenzioni di voto.

L'esito del sondaggio, a livello nazionale e regionale, sul secondo oggetto in votazione

L'esito del sondaggio, a livello nazionale e regionale, sul secondo oggetto in votazione

  • rsi/bleff

A livello regionale, è ancora in Romandia che si riscontra la quota più consistente di pareri di segno favorevole: complessivamente, l'81%. Nella Svizzera italiana, l'estensione della norma antirazzismo ha, nell'insieme, il sostegno del 73% degli interpellati. Nella Svizzera tedesca, i consensi sono al 65%.

Il sondaggio (che presenta un margine statistico d'errore, per eccesso o per difetto, del 2,9%) si basa sulle risposte ottenute nel quadro di tradizionali interviste telefoniche, come pure su quelle fornite direttamente dagli interessati attraverso le pagine allestite, nelle scorse settimane, sui portali d'informazione della SSR.

Alex Ricordi

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